vini pugliesi pregiati
Vini Pregiati Vini Pugliesi

Vini Pugliesi Pregiati: la TOP 7!

Se sei un fan dei vini pugliesi pregiati, allora ti consigliamo di dare un’occhiata a questo articolo!

Per ogni vino, forniremo una breve storia dell’annata e note di degustazione sul suo aroma e sapore. Ti suggeriremo anche alcuni abbinamenti gastronomici che riteniamo possano far emergere il meglio da ogni vino. Quindi, se stai cercando una bottiglia speciale da aggiungere alla tua collezione o semplicemente vuoi saperne di più sui vini pugliesi, continua a leggere per i nostri ultimi consigli!

1. Vini pugliesi pregiati: il Rosso Salento Cappello del prete 1975

Il Rosso Salento Cappello del Prete è un vino rosso prodotto in Puglia in Italia. Il nome “Cappello del Prete” significa “cappello da prete” in italiano, e si riferisce alla forma del tradizionale cappello da prete pugliese. Il vino è ottenuto da uve Negroamaro, e ha un colore rosso intenso. Viene invecchiato per 12 mesi in botti di rovere e ha un sapore complesso con note di cioccolato, caffè e spezie.

Il Rosso Salento Cappello del Prete ha un sapore complesso con note di cioccolato, caffè e spezie. Il vino è corposo e ha un finale lungo. Questo vino si abbina bene a carni alla griglia o primi piatti. Può essere gustato anche da solo o con una varietà di formaggi.

2. Vini pugliesi pregiati: il Malvasia di Brindisi Angelo Zanetti

La famiglia di Angelo Zanetti produce vino nel Salento da molti anni. L’uva Malvasia fu portata nella zona dai Greci e da allora la famiglia Zanetti ne perfeziona la coltivazione.

Questo vino ha un profumo delicato ma complesso, con note di agrumi, fiori bianchi e un pizzico di spezie. Il sapore è fresco e rinfrescante, con un’acidità ben bilanciata che lo rende perfetto per l’abbinamento con i cibi.

Questo vino è abbastanza versatile da accompagnare sia piatti leggeri che sostanziosi. Provalo con pesce alla griglia, pollo arrosto o anche un piatto di pasta cremosa.

3. Vini pugliesi pregiati: il Salice Salentino Riserva 1974

Il Salice Salentino Riserva 1974 è un vino rosso della Puglia nel sud Italia. Il vino è ottenuto da uve Negroamaro, e viene affinato per due anni in botti di rovere.

Questa particolare Riserva è stata rilasciata per la prima volta nel 1978 e ha ricevuto il plauso della critica da parte della critica del vino. Rimane uno dei vini pugliesi più apprezzati, ed è ancora molto ricercato da collezionisti e appassionati.

Il naso del Salice Salentino Riserva 1974 è complesso e stratificato, con note di frutti scuri, spezie, cuoio e tabacco. Al palato è corposo ed equilibrato, con tannini decisi e un finale lungo.

Questo vino si abbina bene a carni alla griglia, stufati e formaggi a pasta dura.

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4. Vini pugliesi pregiati: il Castel del Monte Rosé 1966 Riviera

Il Castel del Monte Rosé Riviera 1966 è un vino storico. Le sue origini possono essere fatte risalire al XIII secolo, quando fu prodotto per la prima volta nella regione Puglia dell’Italia meridionale. Il vino prende il nome dal Castello di Monte, una fortificazione fatta costruire dal Sacro Romano Impero Federico II nel 1240.

Il vino era originariamente ottenuto da un blend di vitigni locali, tra cui Nero di Troia, Montepulciano e Sangiovese. Tuttavia, nel tempo la ricetta è cambiata e oggi il vino è ottenuto per lo più da uve Nero di Troia.

Il Castel del Monte Rosé ha una storia lunga e illustre. Fu servito alla festa di nozze del re Ferdinando IV di Napoli e Maria Carolina d’Austria nel 1790. Nel 1806 fu servito a un banchetto tenuto a Roma per Napoleone Bonaparte. E nel 1814 fu servito al Congresso di Vienna.

Ancora oggi il Castel del Monte Rosé viene prodotto con metodi tradizionali. Le uve vengono raccolte a mano e fatte fermentare in vasche di acciaio inox a temperatura controllata. Il vino viene poi affinato per sei mesi in botti di rovere francese prima di essere imbottigliato.

Il Castel del Monte Rosé ha un colore rosa chiaro con tenui sfumature aranciate. Al naso ha profumi di fragole e lamponi con sentori di petali di rosa e spezie. Al palato è di medio corpo con fresca acidità e ricordi di frutti rossi e ciliegie. Il finale è lungo e persistente con persistenti note di spezie.

Questo vino versatile può essere gustato da solo o abbinato al cibo. Si abbina bene con salmone alla griglia, pollo arrosto o primi piatti al sugo di pomodoro.

5. Vini pugliesi pregiati: il Salice Rosso Stravecchio 1964 Leone de Castris

Lo Stravecchio 1964 è un vino rosso prodotto da Leone de Castris. Il vino è ottenuto dall’uva rossa del salice, originaria della Puglia nel sud Italia. L’uva fu coltivata per la prima volta dai Greci nel IV secolo aC, e successivamente introdotta in Italia dai Romani. Il nome “Stravecchio” significa “vecchio”, e si riferisce al fatto che questo vino viene invecchiato per un minimo di tre anni prima di essere immesso in commercio.

Lo Stravecchio ha un colore rosso rubino intenso con riflessi granati. Al naso è complesso, con aromi di frutta matura, spezie e cuoio. Al palato il vino è corposo ed equilibrato, con tannini decisi e un finale lungo.

Lo Stravecchio si abbina bene a carni alla griglia o arrosto, selvaggina da penna e formaggi stagionati. È anche un’ottima scelta da bere da solo o con il cibo.

6. Vini pugliesi pregiati: il Vecchio Salento Rosso Liquoroso 1959 Ruffino

Ruffino è uno dei più noti e rispettati produttori di pregiati vini italiani. Il Vecchio Salento Rosso Liquoroso è stato prodotto per la prima volta nel 1959 e da allora è stato un punto fermo della gamma Ruffino. Questo vino è ottenuto da un blend di uve Negroamaro e Malvasia Nera, originarie della regione Puglia in Italia. Il vino viene affinato per un minimo di tre anni in botti di rovere, conferendogli un colore rubino intenso e un profilo aromatico complesso.

Questo vino ha aromi di amarena, prugna ed erbe essiccate. Al palato è corposo e viscoso, con ricordi di frutti neri, cioccolato e caffè espresso. L’alto contenuto zuccherino conferisce a questo vino un finale lungo e piacevolmente dolce.

Si abbina bene a piatti ricchi di sapore come carni alla griglia o pasta con sugo sostanzioso. È anche un ottimo vino da dessert e può essere gustato da solo o con frutta fresca o formaggio.

7. Per concludere, il Negrino 1948 Leone de Castris

Questa particolare annata di Negrino è significativa perché è stata prodotta in uno degli inverni più freddi mai registrati nel Sud Italia. Nonostante ciò, le uve Negroamaro hanno saputo mantenere i propri livelli di acidità, producendo un vino ben equilibrato e strutturato.

Il Negrino 1948 ha un colore rosso rubino intenso con riflessi granati. Al naso si avvertono aromi di frutta scura matura, prugna secca e fichi secchi, oltre a sentori di cioccolato e tabacco. Al palato, questo vino corposo è ben equilibrato con tannini decisi e buona acidità. Ci sono sapori di frutti neri, cioccolato e chicchi di caffè, con un finale lungo.

Grazie al suo corpo pieno e agli alti livelli di tannino, il Negrino 1948 si abbina bene a piatti di carne sostanziosi come bistecca alla griglia o costolette di agnello. Si sposa bene anche con primi piatti ricchi o formaggi stagionati.

Ricapitolando…

La regione vinicola pugliese d’Italia ospita alcuni dei migliori vini del mondo. Ognuno di questi vini ha la sua storia unica, il suo profilo aromatico e gli abbinamenti gastronomici ideali. Se stai cercando di esplorare il mondo del vino italiano, ti consigliamo vivamente d’iniziare con uno di questi pregiati vini pugliesi.

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