Vini bianchi

I vini bianchi limpidi e trasparenti per il colore unico nel suo genere hanno un sapore delicato e raffinato che rispetto ai vini rossi hanno una storia addirittura millenaria con mille misteri e scoperte che ancora oggi stiamo scoprendo grazie alle nuove tecnologie prodotte dall’uomo.

Partendo dalle origini di questo nostro viaggio alla scoperta di questo prodotto che nel passato ha fatto crescere lo sviluppo economico e finanziario di continenti come l’Europa, l’America e l’Oceania i cui abitanti sono ancora oggi a distanza di tanti anni i più grandi consumatori di vino esistenti al mondo.

Purtroppo non si può dire lo stesso per i continenti dell’ Africa e di tutta l’intera Asia. La scienza umanistica può affermare quasi con certezza che la cultura vinicola ha avuto un impatto decisamente inferiore se non quasi nullo dovuto a svariate ragioni come quelle climatiche, religiose, politiche ed economiche che ancora oggi molti scienziati e storici del passato e presente si sono chiesti e che si chiedono tutt’ora come sia possibile ancora tutto questo.

Un tuffo nel passato

Vini bianchi - Un tuffo nel passato storicamente il più adorato
Immagine presa da Wikipedia – scritto della mesopotamia

La prima traccia di vino sembrerebbe risalire più o meno a circa 7500 anni fa, nella Mesopotamia di una volta che oggi è l’attuale Iran che noi tutti conosciamo. Ma ancora oggi le scoperte archeologiche non trovano un determinato momento preciso (un punto zero) a partire dal quale iniziò effettivamente la produzione del vino bianco. Altre teorie sulla nascita e scoperta del vino si può risalire addirittura in Medio Oriente ove sono stati trovate in lingua morta tavole storiche in molteplici lingue in cui era inciso “vino” in lingua ittita, sumera e accadica.

L’evoluzione della Grecia

Vini bianchi - L'evoluzione della Grecia una particolarità egregia
Dio Dionisio

Andando avanti nella cronologia storica possiamo trovare testimonianze che per la popolazione greca il vino veniva considerata a suo tempo la bevanda per eccellenza del Dio Dionisio. Ma la scoperta più sensazionale e che Il più famoso medico greco Ippocrate prescriveva come metodo curativo per i suoi pazienti intorno al V secolo a.C.. Infatti scrisse che proprio il colore del vino chiaro dal sapore il più delle volte aspro, viene citato in diversi scritti come ‘rimedio naturale’ in caso di determinate patologie e disturbi.

L’impero Romano e i Vini Bianchi

Vini bianchi - L'impero Romano un periodo Arcano
rappresentazione Romana del vino romano

Nella Roma antica il vino era riservato solo ed esclusivamente a personaggi di spicco più ricchi (per intenderci patrizi, generali dell’esercito e imperatori) e quindi da come si può dedurre era considerato come un bene di lusso.

La coltivazione dei viticoli di colpo aveva subito un arresto anomalo al momento della caduta dell’Impero Romano per poi riprendere successivamente ed espandersi in grandissima parte dell’Europa che noi conosciamo nei territori oceanici e americani.

Il Presente e Futuro nei Vini Bianchi

Il futuro dei vini ha subito varie modifiche nel corso degli anni abbiamo scoperto nuove tecnologie per migliorare la vita dei viticoltori italiani europei e nel mondo, siamo protagonisti del nostro presente e futuro che può essere prospero futuristico e duraturo.

Lista dei vini bianchi migliori 

Le diversità italiane di vini bianchi che comprendono in gran parte le regioni del nord si dimostrano in particolar modo vaste rispetto alla regione del centro o sud Italia. In alcune produzioni pregiate si distinguono da uno specifico marchio di origine protetta ovvero il  DOC (denominazione di origine controllata) e il DOCG (Denominazione di origine controllata e garantita). Se andiamo ad analizzare quali regioni sono le più fruttuose troviamo il Piemonte, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche, Toscana e Puglia.

Tra le qualità più celebri di origine controllata troviamo:

Il Moscato Bianco

È un vino molto comune e diffuso quindi facilmente reperibile ovunque nelle migliori trattorie italiane oppure nei supermercati collocati in varie città italiane. Il nostro consiglio e quello di abbinarlo a un dessert di qualunque genere o tipo purché sia a base di frutta. Ma se volete stupire gli ospiti nel periodo natalizio e consigliatissimo abbinarlo con il panettone ideale per una cena di natale oppure a fine anno. Va servito ovviamente freddo a una temperatura che deve essere massimo di 8-10°.

Può essere usato anche come aperitivo, in accompagnamento con dei salumi e formaggi meglio se locali come ad esempio una trattoria.

Se la vostra passione per questo vino bianco e in contemporanea con quella del pesce consigliamo anche di provarlo in abbinato a molluschi e crostacei.

Cortese

Il Cortese è uno dei più famosi situati del sud del Piemonte. Per una degustazione ottimale si consiglia di stappare la bottiglia almeno mezz’ora prima della degustazione per facilitare l’ossigenazione di eventuali note di riduzione dovute al processo di vinificazione. Si consiglia di accompagnare questo vivo solo ed esclusivamente piatti a base di pesce di ogni tipo e altresì raccomandato un calice di dimensioni medie per favorire la diffusione dei profumi, mentre per quanto riguarda la temperatura di degustazione è fortemente raccomandato attenersi ai 10-12°C.

Sauvignon

Il Sauvignon ha una caratteristica unica nel suo genere ovvero il sentore degli aromi in maggioranza erbacei e vegetali distinta anche per la sua tipica acidità, che unita ai suoi aromi rende i vini prodotti con quest’uva sempre più piacevoli e affascinanti. Per la degustazioni sono più o meno le medesime del Cortese ma con la differenza che: si suggerisce di stare tra i 9-10°C e per chi vuole provare piatti piccanti di qualsiasi tipo questo vino e l’ideale.

Chardonnay

Lo Chardonnay è un vitigno tra i più adattabili e a seconda dello stile di coltivazione tra cui ad esempio la densità di ceppi per ettaro la produttività per ceppo che è in grado di dare mosti di struttura molto diversi tra loro. Il tipo di vinificazione che viene utilizzata e in grado di esaltare alcune delle intensità degustative caratteristiche di queste uve tra cui dipende anche se sono stati maturati in legno o quelli fermentati e maturati in contenitori inox. Per la degustazione è consigliato accompagnarli con  antipasti, primi piatti a base di pesce, verdure o carni bianche, altresì raccomandato tenere una temperatura tra i 12-14°C.

Pinot Bianco

Il Pinot bianco, come le loro varianti, derivano da una mutazione originaria del Pinot Nero che è un vitigno diffuso in tutto il mondo. Quindi da come si può dedurre esistono molti Pinot bianchi diversi tra loro, a seconda da dove viene e dallo stile di vinificazione usato per servire il prodotto. Si presenta con una ottima struttura morbida e piacevole ideale per chi vuole assaggiare un vino con un gusto delicato.

Raccomandato per i piatti a base di pesce e carni bianche servendolo a 10-12°C.

Pinot Grigio

Il Pinot Grigio è praticamente la stessa cosa del pinot bianco come storia in sé, ma ha delle piccole differenze che lo contraddistingue dal precedente ad esempio: è consigliato usare questo vino per antipasti zuppe risotto pesce o carni bianche mentre in quello precedente ovvero il Pinot Grigio solo per pesce e carni bianche. Il Pinot Grigio può essere tenuto in 2 modi portandolo a 10-12°C se lo si vuole con un gusto consistente oppure a 8-10°C per un gusto più morbido.