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Vini Bianchi Vini Marchigiani

Vini Marchigiani Bianchi: Alla Scoperta dei 7 Migliori!

In questo articolo ti daremo alcuni consigli su cosa cercare nei vini marchigiani bianchi e condivideremo le nostre migliori scelte dalla regione. Quindi, se stai programmando un viaggio nelle Marche o semplicemente vuoi ampliare la tua conoscenza del vino, continua a leggere!

1. Verdicchio di Matelica

Il nome “Verdicchio” deriva da verde (verde) e si riferisce alla caratteristica sfumatura verdastra della buccia dell’uva. Il Verdicchio di Matelica è una delle numerose sottovarietà del Verdicchio ed è talvolta indicato come Verdicchio Castelli di Jesi o semplicemente Verdicchio dei Castelli di Jesi.

Il Verdicchio di Matelica è tipicamente di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, che si accentuano con l’invecchiamento. Questo vino ha un’acidità moderata e un corpo medio-leggero con sapori che tendono agli agrumi come il limone o la mela verde con alcune note minerali sul finale. Alcuni produttori invecchiano i loro vini in botti di rovere che possono aggiungere ulteriori note di vaniglia o burro al vino aumentandone il corpo e la profondità senza renderlo eccessivamente pesante o dal sapore alcolico.

Ci sono molti piatti che si abbinano bene al Verdicchio di Matelica, come frutti di mare, pollame e primi piatti. Alcuni esempi specifici includono: salmone alla griglia con salsa di burro e limone, pollo arrosto al rosmarino e pasta con una leggera salsa di pomodoro.

2. Il Falerio Pecorino DOC

Il pecorino è un vitigno bianco originario delle regioni centro-meridionali dell’Italia. Il nome “Pecorino” deriva dalla parola italiana per “pecora”, da cui l’uva prende il nome poiché storicamente veniva utilizzata per produrre un tipo di formaggio a base di latte di pecora. Il Falerio Pecorino DOC è stato istituito per la prima volta nel 1984 e copre i vini prodotti nelle province di Ascoli Piceno e Fermo nelle Marche. Il Falerio Pecorino DOC è una delle poche DOC italiane che consente di utilizzare uve Pecorino al 100% nella produzione del vino.

I vini Falerio Pecorino sono tipicamente secchi con elevata acidità e moderata gradazione alcolica. I vini hanno aromi floreali con aromi di agrumi e drupacee. Questi vini si abbinano bene con frutti di mare, pollame e primi piatti con salse leggere. Al naso ha sentori di fiori, come il gelsomino o la rosa bianca, ma anche di agrumi come il limone o il pompelmo. Potrebbero esserci anche alcuni aromi di drupacee, come pesca o albicocca.

Il vino Pecorino doc Falerio è un’ottima scelta per gli abbinamenti gastronomici perché è versatile e può essere gustato con una varietà di piatti. L’acidità del vino aiuta a tagliare i sapori ricchi, rendendolo un partner perfetto per carni grasse e salse cremose. Si abbina bene anche con formaggi piccanti e frutta piccante.

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3. Vini bianchi marchigiani: Gelsomoro Marche IGT

Se stai cercando un vino bianco marchigiano delizioso e rinfrescante, non cercare oltre Gelsomoro Marche Bianco IGT. Questo vino bianco è ottenuto da un blend di vitigni autoctoni, e si presenta di un bel colore giallo paglierino con riflessi verdognoli.

Gelsomoro Marche Bianco IGT è la scelta migliore per un vino bianco perché è un vino leggero e rinfrescante che si abbina bene al cibo. La leggerezza del vino lo rende di facile beva e l’acidità aiuta a pulire il palato. Il gusto del Gelsomoro Marche Bianco IGT è fresco e fruttato con sentori di agrumi e mela verde. C’è anche una leggera mineralità nel vino che gli conferisce un finale rigenerante. Il naso si presenta è fresco e aromatico con note di limone e fiori bianchi.

Il Gelsomoro Marche Bianco IGT si abbina bene con frutti di mare, pollame e piatti leggeri come insalate e primi piatti con salse delicate.

4. Vini bianchi marchigiani: Passerina Marche IGT

Il vitigno Passerina è coltivato nelle Marche da secoli, ma è solo negli ultimi decenni che ha iniziato ad essere utilizzato per la vinificazione su larga scala. In passato, la maggior parte dell’uva veniva utilizzata per fare l’uvetta o veniva semplicemente consumata come uva da tavola. Fu solo negli anni ’80 che i produttori iniziarono a sperimentare la produzione di vini bianchi secchi da uve Passerina, e da allora la popolarità di questo vino è cresciuta costantemente.

La Passerina Marche IGT ha un naso molto intenso e fruttato, con spiccate note floreali di fiori bianchi e gelsomino. Il profumo è anche agrumato, con sentori di limone e pompelmo. Il sapore è asciutto e fresco, con buona acidità e moderata gradazione alcolica. Il vino ha sapori di mela verde, pera e agrumi. C’è anche una qualità minerale al sapore, con un leggero finale amaro.

Il vino Passerina è un vino da abbinamento gastronomico versatile e può essere abbinato a una varietà di piatti. Ad esempio, si abbina bene con pesce o pollo alla griglia, ma anche con insalate e primi piatti più leggeri. Se stai cercando qualcosa di più sostanzioso, però, Passerina si sposa bene anche con carni arrosto come maiale o agnello.

5. Vini bianchi marchigiani: il Colli Maceratesi DOC

Le origini della DOC Colli Maceratesi risalgono al 1966, quando la zona fu per la prima volta designata a denominazione di origine controllata. Il Colli Maceratesi DOC si trova nella provincia di Macerata nelle Marche del centro Italia. La DOC copre circa 5100 ettari (12.500 acri) di vigneti, rendendola una delle DOC più grandi d’Italia.

Il vino bianco Colli Maceratesi DOC si sposa bene con una varietà di cibi, per la sua natura versatile. Alcuni ottimi piatti da abbinare a questo vino includono: pollo arrosto, pesce alla griglia, pasta con salse leggere e insalate.

All’olfatto di questo vino si notano aromi floreali e agrumati, oltre a sentori di drupacee. Questi si uniscono per creare un naso complesso e piacevole. Al palato si percepiscono di mela verde croccante e scorza di limone, con una qualità minerale che gli conferisce un finale rinfrescante. Nel complesso, questo è un vino equilibrato e di facile beva che sarebbe perfetto per ogni occasione!

6. Vini bianchi marchigiani: il Bianchello del Metauro

Il Bianchello del Metauro è un vitigno a bacca bianca originario delle Marche, nel centro Italia. L’uva è storicamente coltivata nei comuni di Bianchello e Metauro. Il nome “Bianchello” deriva dalla parola italiana per “bianco”, mentre “del Metauro” si riferisce al fiume Metauro che scorre attraverso la regione.

Le uve Bianchello del Metauro sono piccole e rotonde, con buccia sottile di colore giallo paglierino. Le uve hanno un’elevata acidità naturale e livelli zuccherini moderati. I vini Bianchello sono tipicamente di corpo leggero con agrumi freschi e aromi floreali. I vini hanno una buona acidità e un sapore delicato con sentori di mandorla e miele.

Il naso dei vini Bianchello del Metauro può essere piuttosto delicato, con sottili aromi di agrumi, fiori e miele. A volte al naso possono esserci anche deboli note di mandorla o minerali.

Il Bianchello del Metauro si sposa bene con una varietà di cibi, rendendolo un vino versatile da avere a portata di mano. Da provare con carni o verdure alla griglia, primi piatti o anche dessert leggeri.

7. Vini bianchi marchigiani: l’Esino Bianco

I vini Esino Bianco sono tipicamente di corpo leggero e hanno alti livelli di acidità. Di solito sono secchi, con livelli alcolici moderati e sapori sottili. I vini sono tipicamente realizzati in uno stile semplice e sono pensati per essere consumati giovani.

I vini Esino Bianco sono tipicamente prodotti utilizzando fermentini in acciaio inox e non subiscono alcun invecchiamento in rovere. Questo aiuta a preservare i delicati aromi e sapori del vitigno.

La stragrande maggioranza dei vini Esino Bianco è prodotta come vini fermi, ma c’è anche una piccola produzione di spumante ottenuto con il metodo Charmat.

Il gusto dell’Esino Bianco è davvero unico. Questo vino è ottenuto da una miscela di uve diverse, tra cui Pinot Bianco, Chardonnay e Sauvignon Blanc. Il risultato è un vino complesso e saporito, con una rinfrescante acidità.

L’Esino Bianco ha un colore paglierino chiaro con riflessi verdognoli. Al naso ha aromi di agrumi, fiori bianchi e miele. Al palato è di medio corpo, con ricordi di limone, pompelmo e mela verde. Il vino ha un finale lungo con un tocco di mineralità.

Ci sono tanti modi per gustare l’Esino Bianco, ma l’abbinamento perfetto è con il cibo. Il gusto unico dell’Esino Bianco si sposa bene con tanti tipi di piatti diversi, dalla pasta semplice ai piatti di mare più complessi. L’Esino Bianco è anche un ottimo vino da abbinare ai formaggi, poiché l’acidità e la mineralità del vino completano la ricchezza del formaggio.

In conclusione…

Se stai cercando i migliori vini bianchi delle Marche, ci sono alcune cose che dovresti tenere a mente. Innanzitutto, cosa rende un buon vino bianco? Deve essere croccante e rinfrescante, con un delicato equilibrio di acidità e dolcezza. Quindi, se stai cercando un’esperienza di vino bianco italiano davvero autentica, assicurati di cercare queste varietà!

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