vini rossi sardi
Vini Rossi Vini Sardi

Vini Sardi Rossi: 7 Ottime Scelte!

L’isola di Sardegna è la patria di alcuni dei migliori vini rossi d’Italia. Ma con così tante tipologie diverse, può essere difficile saper quale scegliere per il tuo pasto. Questo articolo ti aiuterà a scegliere i migliori vini rossi sardi perfetto per ogni occasione, in base al tipo di piatto che stai servendo.

1. Il Cannonau

L’uva Cannonau è una particolare varietà di uva rossa che viene coltivata esclusivamente nell’isola di Sardegna. Quest’uva è apprezzata per il suo sapore unico e per la sua capacità di produrre vini con alti livelli di alcol. L’uva Cannonau è anche nota per i suoi alti livelli di antiossidanti, che la rendono una scelta salutare per i bevitori di vino.

È coltivata nell’isola di Sardegna da secoli, e si ritiene che sia una delle più antiche varietà di uva rossa esistenti. Il nome “Cannonau” deriva dalla parola per “cannone”, che si riferisce alla grande dimensione dell’uva. L’uva fu introdotta per la prima volta in Sardegna dai Fenici e divenne ben presto popolare tra gli abitanti dell’isola. 

Quando assaggi il Cannonau in particolare, dovresti prima guardare la sua tonalità rosso intenso. Quindi giralo prima di annusare. Potresti sentire l’odore di frutti scuri come prugne o ciliegie, insieme ad alcuni aromi terrosi. Infine, bevi un sorso e fai attenzione alla sua consistenza corposa e al lungo finale.

Il Cannonau è un vino perfetto da abbinare ai formaggi, ecco di seguito un elenco dei migliori formaggi con cui questo vino si sposa alla perfezione:

  • Pecorino Toscano o Pecorino Sardo
  • Gorgonzola Dolce o Taleggio
  • Caciocavallo Silano

2. Il Monica

Il classico Monica di Sardegna è un vino rosso secco, corposo, con elevata acidità e tannini moderati. I vini rossi Monica di Sardegna si caratterizzano per i loro aromi intensi e persistenti. Ha aromi di amarena, mora e violetta, con ricordi di frutti scuri. Al gusto è asciutto e corposo, con tannini decisi. Il Monica classico viene tipicamente affinato in botti di rovere per 12-18 mesi prima di essere imbottigliato.

Si sposa perfettamente con i formaggi stagionati come il pecorino sardo. I tannini nel vino aiuteranno a tagliare il grasso del formaggio e a esaltarne il sapore. Il Monica di Sardegna è un ottimo abbinamento anche per carni alla griglia come bistecca o costolette di agnello. I sapori audaci del vino resisteranno ai ricchi sapori della carne e costituiranno un pasto delizioso.

vini rossi sardi

3. Il Turriga

Il nome Turriga deriva dall’antica civiltà nuragica che un tempo abitava l’isola di Sardegna. Secondo la leggenda, il popolo nuragico adorava la dea della fertilità e della raccolta, Turan, che veniva spesso raffigurata con un grappolo d’uva in mano. Si dice che le prime viti furono piantate sull’isola dai suoi seguaci in onore della loro dea.

Il processo di vinificazione per il Turriga inizia con la raccolta manuale delle uve e poi la fermentazione in vasche di acciaio inox per circa due settimane. Il vino viene poi affinato per un minimo di 12 mesi in grandi botti di rovere di Slavonia prima di essere imbottigliato.

Il Turriga ha un colore rosso rubino intenso e profumi di amarena, prugna e cioccolato. Al palato è corposo, con tannini decisi e sapori di frutti neri maturi, spezie e minerali. 

I tannini sono ben equilibrati, rendendolo un’ottima scelta per l’abbinamento con il cibo. Questo vino, infatti, si abbina bene a carni alla griglia, stufati sostanziosi e primi piatti ricchi. È anche una scelta eccellente per essere sorseggiato da solo.

4. Il Madrolisai DOC

Il Mandrolisai DOC è prodotto in una piccola zona della Sardegna, in provincia di Oristano. I vitigni utilizzati per questo vino sono autoctoni dell’isola e qui sono coltivati ​​da secoli. Il clima è perfetto per la viticoltura, con estati calde e inverni miti. Ideale anche il terreno, ricco di minerali e argilla.

Ha un colore rubino intenso e un naso complesso con profumi di frutti neri, spezie e tabacco. Al palato è corposo, con tannini decisi e buona acidità. Il vino ha sapori di frutta matura, spezie ed erbe aromatiche.

I migliori abbinamenti gastronomici del Mandrolisai DOC sono i piatti ricchi di sapore, come le carni alla griglia o la pasta con un sugo sostanzioso. I sapori decisi del vino lo rendono anche un ottimo abbinamento con i formaggi forti. Il vino va servito a temperatura ambiente in un calice ampio in modo da poterne apprezzare appieno i profumi. Se stai conservando questo vino, assicurati di conservarlo in un luogo fresco e buio.

5. Vini rossi sardi: il Nuracada

Il nome “Nuracada” deriva dal vocabolo sardo per “nero”, nura. Si pensa che l’uva sia stata portata sull’isola dai coloni fenici nel II millennio a.C. il Nuracada fu probabilmente introdotta nell’Italia continentale dai coloni greci nell’VIII secolo a.C..

È noto per il suo sapore unico e intenso. Il vino è ottenuto da un blend di vitigni autoctoni sardi, tra cui la Nieddera, la Monica e il Carignano del Sulcis. Il vino che ne deriva è di colore intenso e corposo, con alti livelli di tannino e un gusto forte e caratteristico. Quando si sceglie un Nuracada, è importante considerare il colore, il gusto e il naso del vino per trovare la bottiglia perfetta per il proprio palato.

Il gusto del Nuracada può essere descritto come intenso e complesso. Gli alti livelli di tannino conferiscono al vino una struttura decisa, mentre i vari vitigni apportano aromi diversi al prodotto finale. Le uve Nieddera conferiscono note fruttate di ciliegia e lampone, le uve Monica aggiungono aromi floreali di rosa e violetta e le uve Carignano del Sulcis conferiscono al vino il caratteristico sapore terroso. Se stai cercando un vino rosso con una personalità decisa, il Nuracada è un’ottima opzione.

Quando si tratta di godersi Nuracada a tavola, ci sono alcune cose da tenere a mente. Innanzitutto, a causa dei suoi alti livelli di tannino, Nuracada beneficia di essere decantato prima di essere bevuto. Questo permette ai tannini di ammorbidirsi leggermente e rende i sapori più abbordabili. In secondo luogo, a causa della sua intensità, Nuracada si gusta al meglio in piccole quantità! Infine, se lo stai servendo con del cibo, assicurati di scegliere piatti che integrino il suo profilo aromatico audace. Carni alla griglia o primi piatti sostanziosi sono sempre buone opzioni.

vini rossi sardi

6. Vini rossi sardi: il Tenores

Il vitigno tenores è un vitigno autoctono sardo che si pensa sia un incrocio tra le uve autoctone Bovaleddu e Monaceddu. La vite è vigorosa e produce grossi grappoli di uva dalla buccia scura, ricchi di zuccheri e acidità. Le uve vengono vendemmiate tipicamente in ottobre, e devono essere accuratamente selezionate per creare un blend equilibrato.

I vini Tenores si caratterizzano per i loro aromi intensi e complessi. Gli aromi più comuni includono frutti rossi come fragola e ciliegia, oltre a note floreali come rosa e violetta. Spesso è presente anche un accenno di spezie, dovuto alla presenza di alcuni composti nelle bucce delle uve utilizzate per fare il vino.

Questa tipologia di vino è corposa e con alti livelli di tannini, che conferiscono una caratteristica qualità astringente. I tannini sono ammorbiditi dalla naturale acidità del vino, risultando in un profilo aromatico ben equilibrato. I sapori di frutti rossi, spezie e cioccolato sono comuni nei vini Tenores.

Questo vino si sposa perfettamente con primi piatti dai sapori decisi. Provalo con piatti come gli spaghetti alla carbonara o cacio e pepe.

7. Vini rossi sardi: il Carignano del Sulcis DOC

Si pensa che l’uva Carignano sia originaria della Spagna e sia stata portata in Sardegna dagli Aragonesi nel XIV secolo. L’uva si adattò rapidamente al clima caldo e secco del Sulcis e divenne una delle varietà più coltivate dell’isola.

Questo vino ha un colore rosso rubino intenso tendente al granato con l’invecchiamento. Al naso si percepiscono delicate note di piccoli frutti rossi come fragole, lamponi, ciliegie unite a sentori speziati tipici di pepe, chiodi di garofano, cannella. In bocca è piacevolmente tannico, armonico, corposo. Il suo retrogusto conferma tutti questi aromi facendoli persistere a lungo sul palato. Date le sue caratteristiche possiamo dire che si presta ad accompagnare sia piatti a base di carni bianche come petto di pollo arrosto avvolto nella pancetta, scaloppine di vitello ma anche ottime carni rosse come bistecca alla griglia o cinghiale cotti a fuoco lento accompagnati da salsa di funghi saporita. Riguardo invece all’abbinamento con un dessert, si potrebbe optare per una torta di mele o una tortina di frutti di bosco freschi.

In conclusione…

Ricorda, quando si abbinano i vini al cibo, è importante considerare il peso e l’intensità sia del piatto che del vino. Per piatti a base di pesce più leggeri, i vini bianchi o rosati sono un’ottima opzione. Per piatti di carne più sostanziosi, scegli un vino rosso. E se stai cercando una delizia speciale, non dimenticare i deliziosi vini da dessert della Sardegna!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *